domenica 22 giugno 2008

Cascato



Ci sono momenti nella vita dove tutto scorre languido, noioso, sempre uguale.
Lento come un fiume tropicale che forma un lago immbole e fermo. Placido, ciclico, ripetitivo.
In lontananza senti un boato: cos'è? Attento!
Sono le cascate.
La terra si spacca, improvvisamente c'è il nulla sotto i tuoi piedi e vieni trasportato dalla corrente.
E' forte, fortissima.
Hai paura di cadere e di morire quando stai per saltare. Sei finito e sfinito.
Ma poi non devi far altro che seguire il flusso, lasciandoti trasportare e quando riemegi dall'acqua la natura è rigogliosa, florida.
Apri le braccia come un Cristo e un milione di farfalle ci si posano sopra.

Dev'essere bellissimo e sorprendente. Quasi come trovarsi in una piccola striscia di Gaza, antica terra sempre in disputa.
Sei un microscopico puntino se paragonato alla bellezza della natura che ti circonda.
Che sia Benedetta.
Ptuh!

2 commenti:

steba ha detto...

Culo pol! :) (vedi discorso di fine serata di ieri)

P@olorok ha detto...

E' culo, amico. E' sempre culo...