martedì 11 marzo 2008

Bello, bello ,bello


Ma quale ipod ascoltato in corsa! Ma quali panorami e fotografie di scenari lacustri!
Pioggerellina, nebbiolina e freddo.
Questo è stato l'inizio della mia prima mezza maratona da abusivo non classificato.
Il tutto incomincia con sveglia alle 8.00, colazione con 5 fette biscottate e una banana, viaggio in macchina Ruminca-Stresa con zapping nevrotico di canzoni in formato mp3 incorporato.
In macchina la maglia power hidden nera della Diadora mi tira sotto l'ascella, cerco nervosamente di sistemarla ma non ce la faccio. L'ho infilata male, dovrei togliermi tutto e rivestirmi...negativo la tengo così.
Accendo il gps per vedere se nonostante il brutto tempo riceve il segnale da satellite. Prende, prende, bella li.
Il ginocchio mi fa male ma faccio finta di niente mentendo a me stesso.

Sono nervoso. Ho come la sensazione che qualcosa andrà male (a livello fisico) ma è normale in quanto non ho mai corso una gara 'ufficiale' e non so esattamentecosa mi aspetta.

Alle 9.30 circa vengo scaricato a Stresa, dovrebbe esserci l'Anna ad aspettarmi da qualche parte con Sonia. Sono state accompagnate da Adriano, lui è l'addetto accompagnatore e il responsabile unico della logistica. Ci deve tenere i telefonini e dare le borse a fine gara, roba di responsabilità. Mica da tutti.

Freddo. La prima sensazione fisica è stato il freddo.

Mi chiedo:"Come faccio a stare in giro per un'ora così leggero?" Short, hidden power, felpina tecnica leggera, giubbino tecnico leggero.
L'abbigliamento era stato un cruccio in quanto non vorrevo correre il rischio di essere troppo leggero o troppo pesante, mica semplice come decisione anche se alla fine devo dire che ho azzeccato le scelte in toto. Ho sofferto un pochino il freddo a fine gara (assolutamente sopportabile, niente a che vedere con il freddo vero) e appena terminata la corsa. Li però è stata colpa mia mi sarei dovuto asciugare e cambiare prima.

Recupero la zia in coda per il pettorale, c'è tanta gente ma non vedo casino. Sono un po' emozionato.

E' in questa fase che inizi a sentirti come un unico gruppo e si sviluppa un senso di competizione misto a solidarietà, si è tutti li per raggiungere un obbiettivo consci del fatto che si passerà tutti da una gran fatica. Ognuno, dal primo all'ultimo, dovrà fare fatica per arrivare alla fine e questo sento che genera una grande unione, ti 'carica'.

Mi tolgo i pantaloni della tuta e rimango in short, quasi tutti utilizano il pantalone lungo. Mmmmmhhhh......

Poco alla volta la gente aumenta e si incominciano a vedere centinaia di atleti che si scaldano, si cambiano, si stirano, corrono avvolti da sacchetti di plastica per non sentire freddo, ridono e parlano tra di loro. Alcuni corrono già sparatissimi, io trotterello blandamente insieme alla mie due compagne. Sono un diesel e mi scaldo molto lentamente.

Decido la tattica di gara: partirò piano, pianissimo e comunque mai oltre il ritmo di loro due.

Non ho in mente di fare il tempo perchè non sono allenato e ho paura del dolore al ginocchio sinistro.

10.10 ci siamo quasi, faccio pipì.
Mi scaldo un po' da solo.
10.20 entro abusivamente insieme ad Anna e Sonia nella griglia delle 2 ore. Sale la carica adrenergica.

Qui i minuti volano, non faccio in tempo a salutare l'elicottero che riprende la gara e....via! Si parte, ma lo sparo qui non lo fanno??

Festa e ancora festa, tutti salutano belli arzilli e in piena forza...ne riparliamo tra un paio di ore!

Subito salita, fatta d'un fiato quasi sospinto dalla marea di persone che si accalcano dietro di me. Passano i primi due chilometri e neanche mi sono reso conto di essere partito, continuo a guardarmi in giro emozionato, ritmo lento sui 10km/h, la gente mi sorpassa e perdiamo subito il pacemaker delle due ore (il nostro obbiettivo). Chissenefrega tengo il mio passo e mi scaldo, la gara è lunga. Ma intanto il palloncino che segnala il passo da tenere per chiudere in due ora se ne va, minchia se se ne va...
Riconosco i posti in cui transito e mi sembra strano farli a piedi in mezzo alla strada senza la paura delle macchine.
Arriva il primo ristoro e non so se prendere l'integratore o l'acqua, cincischio un po' ma alla fine bevo acqua anche se volevo l'altro. Via, verso il prossimo chilometro.

La gente corre, con alcuni si parla, con altri si fanno delle battute, il pubblico ti incita e batte le mani. Che bello! Il pubblico ti carica!
Seguo un paio di vecchietti uno alto e magro l'altro basso e tozzo, vanno al nostro ritmo e scambiamo 4 chiacchiere: la moglie di quello alto e magro fa la professoressa di matematica, 40 anni dietro la cattedra (anche in casa) e ora pretende le coccole del marito. Il figlio ha la cameretta confinante con la cucina e alla domenica mattina ascolta le loro discussioni dalla sua camera da letto. Mah....Ciao ciao, li lasiamo verso l'ottavo chilometro.

Qui, dopo una salita e una discesa, sento di avere un passo decisamente migliore delle mie compari ma decido di aspettare ancora un po' per poi cambiare marcia e provare ad abbassare il tempo. Cambio strategia di gara
Arriviamo al chilometro 10, mi rifornisco e le saluto. Mi spiace tanto in quanto mi sarebbe piaciuto tagliare il traguardo insieme tenendoci per mano, ma sto bene e devo andare. Da qui inizia l'altra parte della gara.

Accelero subito progressivamente e le sensazioni sono immediatamente fantastiche. Wow...vai Paaaaaaaaaaaaaaaaolinoooooooooooooooo.......
11°, 12°, 13° in un lampo. Poi capisco che il ginocchio inizia a 'tirare' ma continuo a mentire a me stesso. Non fa male, non fa male diceva Rocky Stallone!
Continuo in una bella progressione e 'vedo' il palloncino delle due ore. Lo becco in un km (15°/16°) poi ultimo ristoro e via. Lo passo, dai che stai sotto le due ore.
Dove saranno Anna e Sonia? La gente continua ad applaudire nonostante i primi siano passati da 40'.

Becco una ragazza in arancione che viaggia bene, va un po' forte per me ma provo a stargli dietro. Sorpassiamo molta gente e mi sento alla grande. Mi tira per tutto il 18°e19° ma sull'ultima salita do tutto e la stacco. Qui mi sono sentito un po' stanchino ma sempre mai al limite-limite.

Discesa. Sento uno che dice "ultimo km, dai". E' fatta, penso. E sono sicuramente sotto le due ore.

Guardo il gps 1h52'. Dai dai dai...vedo l'arrivo mi guardo in giro e penso: "dove sono i miei fans?"
Eccolo è Adriano! Ciao Adri tutto ok! Anche lui mi saluta sbracciandosi.

Arrivoooooooooooooooooooooooooooooo

Passo sotto il gommone. E finita! Peccato che mi sono dimenticato di fermare il cronometro, segna 1h53'44'' avrò perso max 15-20''.

Che sensazione splendida. Ho fatto la mia prima gara, ho ottenuto un buon tempo, sto bene fisicamente (ho solo un po' freddo) ma mi sento pieno e fiero di me. Sarà poco, ma ho vinto una sfida.

Aspetto le due donne (2h03') poi il resto sono baci, abbracci, complimenti, bevande, banane, medaglie.

Bello, bello, bello.

sabato 8 marzo 2008

21097


Questo post del blog si doveva chiamare come il numero di pettorale che mi avrebbero dovuto assegnare alla mezza maratona del Lago Maggiore, 21097 metri (circa 15000 passi) con parteza da Stresa ed arrivo ad Intra. E invece porca di quella mignotta, per il mio solito problemino al ginocchio, non ho fatto in tempo ad iscrivermi.

Mi spiego meglio: essendo in fase di recessione economica (non ho un becco di un quattrino) mi scocciava spendere quei bei 25 euri per l'iscrizione alla mezza per poi trovarmi il giorno prima della gara con il ginocchio gonfio come una zampogna e l'impossibilità di parteciparvi con relativa perdita dei soldi..Avevo quindi deciso di iscrivemrmi all'ultimo.
Si lo so, sono un po' braccino ma passerà.

Insomma è un mesetto che preparo (male, dopo 7 mesi di stop totale) la mia prima mezza ufficiale, sono pronto, bello gasato e.....tac quando chiamo per farmi dare il n°di pettorale mi rispondono: ISCRIZIONI CHIUSE.


MERDA! FANCULO!


E adesso cosa faccio mi son chiesto??? Proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede bene...

Non mollo, ho deciso di andarci lo stesso (nonostante il ginocchio mi faccia ancora molto male). Entrerò in mezzo alla gente e farò l'abusivo. Potranno mica rompermi i coglioni vero?


Sono disorganizzatissimo, mi sono allenato male ed in maniera incostante, non ho seguito tabelle, sto mangiando male, non ho le maltodestrine, mi fa male il ginocchio.

Sono sicuro di volerci andare lo stesso??? SI.

Mi affiancherò a mia zia Anna (sperando che non mi semini) ed al suo gruppo facendo il meglio che posso. Ho voglia di correre e lo farò, contrariamente a quanto dicono tutti, con l'ipod acceso, voglio farmi cullare dalla mia musica mentre corro e butto fuori tutte le tossine della vita, costeggiando il lago in un posto che conosco a memoria e che mi consentirà di 'vederlo' a 10 km/h di media.

Quando mi alleno per le mie strade e corro per Novate, mi accorgo di particolari che in altri frangenti non vedo. Guardo dentro alle case, vedo le luci degli appartamenti e immagino che in ognuna di quelle caselle illuminate ci sia un vissuto di vita differente l'uno dall'altro. Immagino in ogni casa uno spaccato di vita ed in ogni condominio un concentrato di spaccati tutti differenti, guardo nelle case della gente come se potessi fare zapping con il telecomndo della tv....li c'è qualcuno che litiga, la c'è qualcuno che fa l'amore, sopra c'è una famiglia numerosa e festosa, sotto una persona che muore di solitudine. Così faccio passare il tempo mentro mi alleno, mi faccio le mie belle seghe mentali sentendo il meno possibile la fatica ed il tempo che passa lento. Quando corro non mi concentro mai sull'andatura o sul passo (cosa grave per un podista) ma lascio che la mia mente vada dove vuole mentre le gambe (autonomamente) compiono i passi necessari a concludere la distanza che mi sono posto per l'allenamento.

Mah, chissa come va a finire sta mezza maratona....

Complessivamente in questo periodo ho poca voglia di scrivere, cerco di ascoltare tanta musica. Mi sento ispirato e introspettivo ma le parole non escono...Mi sto ascoltando spesso l'ultimo CD di Jovanotti e devo dire mi sembra un ottimo lavoro, credo di poter dire che sia il disco più dedicato all'amore che abbia mai scritto. Bello, mi piace.

Prima di buttare li qualche stralcio di testo che mi ha particolarmente colpito (inserito nel suo contesto, con la musica. Lo so che così fa cagare) qualche notizia di cronaca:

- Stefano si è comprato casa
- Io non mi sono comprato casa
- La mia bambina sta bene, mi riempe sempre di baci e io l'adoro
- Sono ingrassato e mi sento sereno a tratti. Un po' come il cielo di Marzo, alterno splendide giornate a gelate improvvise
- Mi hanno rubato il palmare e spaccato il deflettore della Mondeo
- Mi hanno rubato il trapano che avevo in macchina. Il trapano era di Luca

Cazzo si vede che non sono ispirato nella scrittura??

Lyrics belle ma mischiate
E nel mio petto c'è un motore acceso Fatto per dare più di quel che ha preso
La foto della scuola non mi assomiglia più
Ma i miei difetti sono tutti intatti
E ogni cicatrice è un autografo di Dio Nessuno potrà vivere la mia vita al posto mio
Per quanto mi identifichi nel battito di un altro Sarà sempre attraverso questo cuore
E giorno dopo giorno passeranno le stagioni
Ma resterà qualcosa in questa strada
Non mi è concesso più di delegarti i miei casini
Teoricamente il mondo è più leggero di una piuma
Nessun filo spinato potrà rallentare il vento
E sogno dopo sogno sono sveglio finalmente
Il sole se la ride in mezzo al cielo
A guardare noi che ci facciamo il culo
Quante domande mi affollano la testa In questi giorni di grande dolore
Oggi è il primo giorno del tempo che ci resta
Un giorno buono per incominciare
Quante persone ci son passate già
Da questo incrocio pieno di domande
Milioni di milioni da qui all'eternità
Ma la risposta non è mai abbastanza grande
Per riempire il vuoto che ci manca
Per riempire il cuore dell'umanità
I got so many questions running up inside my mind
Life is so long but it isn't still enough time To answer all the questions I got inside my mind
Mani libere, mani mani libere oh oh oh oh

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione Per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro A te che mi hai trovato All’angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro Pronto a difendermi Con gli occhi bassi Stavo in fila Con i disillusi Tu mi hai raccolto Come un gatto E mi hai portato con te Prendi il mio tempo E la magìa Che con un solo salto Ci fa volare dentro l’aria Come bollicine A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che io Ti ho visto piangere nella mia mano Fragile che potevo ucciderti stringendoti un pò E poi ti ho visto Con la forza di un aeroplano Prendere in mano la tua vita E trascinarla in salvo A te che mi hai insegnato i sogni E l’arte dell’avventura A te che credi nel coraggio E anche nella paura A te che sei la miglior cosa Che mi sia successa A te che cambi tutti i giorni E resti sempre la stessa A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei A te che non ti piaci mai E sei una meraviglia Le forze della natura si concentrano in te Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano A te che sei l’unica amica Che io posso avere
E le mie gambe han camminato tanto E la mia faccia ha preso tanto vento E coi miei occhi ho visto tanta vita E le mie orecchie tanta ne han sentita E le mie mani hanno applaudito il mondo Perchè il mondo è il posto dove ho visto te Dove ho visto te E le mie ossa han preso tante botte E ho vinto e perso dentro tante lotte Mi sono steso su mille lenzuola Cercando il fuoco dentro una parola E le mie mani hanno applaudito il mondo Perchè il mondo è il posto dove ho visto te Dove ho visto te E c'è una parte dell'America Che assomiglia a te Quei grandi cieli senza nuvole Con le farfalle e con le aquile E c'è una parte dentro all'Africa Che assomiglia a te Una leonessa con i suoi cuccioli Che lotta sola per difenderli