lunedì 31 dicembre 2007

Blackout




Domenica 30/12/07 , ore 19.34



Chi mi ha staccato il contatore della luce?

Ora questo blog, dal nome Luci ed Ombre, e' sicuramente sprofondato nell'ombra, giù giù nelle tenebre.

Continuo a chiedermi perchè, ma la risposta è sempre quella: "è la vita".

Forza e coraggio giovane Pol, sai che hai mille e mille risorse per cercare nuovamente il bottone per riaccendere la luce. Ed è solo, come al solito, su te stesso che puoi fare affidamento.

Non so se considerare il 2007 come il più bello o il più brutto anno che abbia mai passato.





venerdì 28 dicembre 2007

Caundaun (countdown)




Posso dire una cosa?

Mancano poche ore all'ultimo dell'anno e, come al solito, non me ne frega una mazza. Sul serio!
Non ho mai capito il senso del festeggiamento di tale evento e dopo S.Valentino e Halloween è la festa che più mi fa cagare.
Cioè mi fa cagare festeggiarlo con il patema di 'dover assolutamente fare qualcosa a capodanno' del 'ciao, cosa fai a copodanno?' oppure 'vai al cenone di capodanno?'...non mi ficco poi nei meandri dell'aspetto commerciale della festa perchè altrimenti potrei veramente alterarmi e direi cose scontatissime...cenoni a prezzi folli, tavoli di discoteche prenotati a prezzi da urlo (sai che figo dire agli amici 'oh a capodanno ho un tavolo all'Holliwood', cazzo ma vai all'Ikea a festeggiarlo, sai quanti tavoli trovi li?), gestori di telefonini che tra le 23.55 e le 00.05 fanno più soldi con gli sms che non Saddam con il petrolio...


Ok ora ho aperto la parentesi: in Italia ci sono 80.000.000 di sim card. se almeno la metà mandasse almeno un sms...allora, 40.000.000 per 0.15 cent uguale 6.000.000 - 12 miliardi di lire!
E le telefonate di auguri alla mamma e al papà?
E i supermercati pieni?
E gli aereoporti pieni?
E i ristoranti?
E le discoteche?
E gli spacciatori?
Ma quanti cazzo di soldi girano intorno al capodanno?
Che poi è anche brutto da dirsi e pronunciarsi...capodanno. Vuoi mettere a confronto con una parola dolce come 'Natale'? O Pasqua?

Chiusa parentesi.

Torniamo al discorso di prima...capodanno per me è solo non andare il 1° Gennaio in ufficio...vabbè dai, in realtà mi piace passare una serata con gli amici e le persone a cui voglio bene ma non dev'essere una costrizione.

Quest'anno per problemi logistici avrei potuto passarlo da solo con la Giorgia e il Claudio e non me la sarei menata per nulla, anzi.

Avevo fatto già il mio programma: una bottiglia di champagne (per me), un paio di dvd (per la Gio) e una pastiglia di tranquillante (per il Claudio).

Diverso il discorso se l'appuntamento viene festeggiato in qualche posto fico al caldo...ecco, prima o poi ci vado a fare un capodanno al caldo!

Chiudo omettendo gli scontatissimi auguri di buon anno, serenità e pace, ma lasciando appositamente per ultima la cosa che più in assoluto DETESTO di questa festa:
il classico countdown di gruppo -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 AUGURIIIIIIIII.......davanti alla TV, con Maurizio Costanzo e una delle sue trasmissioni 'domenicali'...vi prego, almeno quest'anno, risparmiatemi questo supplizio!

BUON 2008 (ocio che è bisestile, può succedere di tutto)

sabato 22 dicembre 2007

Un banale buon Natale


Sempre più orientato al consumismo, sempre più pagano, sempre più mondano, sempre più 'lontano', sempre più caldo, sempre senza neve, sempre con più 'neve', sempre con più cibo, sempre con più avanzi, sempre con più stronzi, sempre più commercializzato, sempre più scontato, sempre più banale ma comunque a tutti (ma proprio tutti) auguro:
BUON NATALE

giovedì 13 dicembre 2007

Dormi dormi




Dormi piccola, dormi.

Che tu possa navigare con il vento in poppa, che possano risplendere i raggi del sole sul tuo viso mentre osservi l'orizzonte, orgogliosa e fiera della tua vita.

Tuo papà sarà sempre con te.

domenica 2 dicembre 2007

Mosaico





































































sabato 1 dicembre 2007

Datemi il time


PREFAZIONE
Non scrivo da due mesi per tanti motivi.
Voglia, tempo, non ho più il WIFI a casa, non voglio troppo che la gente si faccia i cazzi miei in questo periodo ma soprattutto mi manca la poesia.
Scrivere per scrivere (in matematica, scrivere alla seconda) non mi piace. E allora fanculo il blog e mi tengo dentro un po' di emozioni.
FINE DELLA PREFAZIONE
Il tempo passa.
Cazzo se il tempo passa, e noi continuiamo a credere di essere immortali.
No, non lo siamo.(eccolo che ha scoperto l'acqua calda).
E il nostro credere che ci sarà sempre un domani, spesso non ci fa apprezzare quello che viviamo oggi.(stavolta è la scoperta dell'acqua bollente)
Sto invecchiando e, anche se dentro mi sento ancora un ragazzino, mi rendo conto che il tempo passa, vola e in mano non ci rimane alro che l'impronta stessa del tempo. Invisibile come l'aria, impalpabile come il vuoto.
Soffiato via, come una manciata di sabbia che cade dalla mano di un bambino. Senza lasciare traccia, solo sabbia che si rimescola alla sabbia.
In realtà tracce ne lasciamo eccome.
Ovvio, nessuno si ricorderà di noi come ci si ricorda degli eroi della mitologia, degli eroi di guerra, dei grandi personaggi storici.
Ma la nostra storia, piccola o grande che sia, la scriviamo tutti.
Il nostro passaggio rimarrà nei cuori di chi ci ha conosciuto, di chi abbiamo amato, di chi ci ha apprezzato.
Io ho ricordi di racconti di persone che non ho mai conosciuto.
Di mio nonno Giovanni (la leggenda dice che io come secondo nome porti il suo, ma non compare da nessuna parte), il papà di mio papà, l'unico mio parente che non ho conosciuto.
Ho un sacco di ricordi legati ai racconti (a volte toccanti) di mia nonna Rina (nome di battesimo Mafalda Caterina) e di mio padre.
Quanti anni sono passati da quando stavo seduto sulle gambe di qualcuno ad ascoltare per ore e a bocca aperta i racconti delle persone?
Quanti ricordi ho immagazzinato nel frattempo?
Quanta vita ho vissuto nel frattempo?
Quanto tempo è passato nel frattempo?
Mamma mia, mi vengono i brividi a pensarci...milioni di secondi. Però ad ogni attimo ho associato un profumo, un colore, una canzone, una sensazione.
Mia nonna diceva: ricordati che i giorni passano lenti ma le settimane passano veloci.
Corre il tempo. Corre!
Corre come Alberto Cova quando ha vinto agli europei i 10.000 metri (che anno era? 1982? mah chi si ricorda, alla faccia del tempo che passa...)
Volava Albertino con quei suoi baffetti e le sue gambette magre (visto che peli? E le ascelle?).
Si mangiava tutti (se non ricordo male non era ancora l'epoca dei kenyani, ma dei marocchini o degli atleti dell'est) io me lo ricordo che ero ragazzino...Nel frattempo sono passati 25 anni e mi sento ancora ragazzino.
C'è un vento che soffia forte e costante, un vento che mi sta rubando un sacco di momenti lasciandomi convinto che questi momenti prima o poi torneranno.
Un vento che, quando riesco a ripararmi da lui in un angolo nascosto, si trasforma in lacrime.