mercoledì 31 dicembre 2008

Finedelduemilaotto


AVVISO AI NAVIGANTI:
Domani, 1 gennaio 2009, il blog riapre.
Grandi novità.

Buon anno a tutti.


giovedì 27 novembre 2008

Un paio di cose belle


In realta le cose belle sono tre.

La prima è che, nonostante alcuni casini che vivo nell'ambito meno importante della mia vita (ma che non posso raccontare per non sputt@narmi completamente) sono felice.
Devo dire grazie a M. che ha portato un po' concretezza nella mia vita, oltre a 10000000000 di cose belle e di splendidi sentimenti.
Mica roba da tutti
Insomma vivo sempre nella mia nuvoletta.

La seconda è che finalmente, cazzo, ho comprato casa.
Oggi ho rogitato. HO LA MIA FOTTUTISSIMA MANSARDA, quella che fino a 6 mesi fa era stata ribattezzata 'scannatoio'.
Devo tenere duro ancora un mesetto e poi si spera sarà 'abitabile'.

La terza è che, grazie a quel catalogo umano on line che è facebook, ho reincontrato Paolo.
Quello di Modena, quello dei Lampogas (http://www.myspace.com/lampogas (o punto it non mi ricordo...)) quello delle tigelle e di un'estate di 11 anni fa.
Bella persona, un grande.
Così come Giorgia.
Bella famiglia, bellli tutti.

Vado a letto (strano solo alle 00.00) felice e sereno.

Unica nota negativa: continuo a non avere internet.
Connettersi con un modem a 56k è veramente una tragedia.
Chissenefrè, vivo lo stesso.

martedì 28 ottobre 2008

Trasloco la mia vita


Uff sono pessimo, non ho più nemmeno un po' di tempo per scrivere sul blog.
Che nervi.
Da martedì 21 non ho più una casa mia, a Novate in Via edison 10 ora il padrone è Massimiliano.
Al quinto piano c'è altra gente.
Sono state brutte giornate, piene di ricordi belli e brutti. Ho anche versato qualche lacrimuccia.
Inevitabile.
Sono però gli ultimi mesi con le camicie appese in macchina, con le scarpe che rotolano nel bagagliaio ad ogni curva, con le calze sparse per l'abitacolo.
Da Dicembre sarà pronta casa mia.
Sono felice.
Ah, non ho più nemmeno Internet....

mercoledì 8 ottobre 2008

Oooooohhhhhhhh


Cos'è tutta sta tristezza?
Cos'è tutta questa cappa pesante che hai addosso?
Dov'è tutta la felicità che c'era?

E' li, allunga di nuovo la mano e prendila.

Taglia il filo.


Zac, tagliato.

giovedì 18 settembre 2008

Uff..


Sono pessimo, non ho un attimo di tempo per scrivere.
Sono in ballo con traslochi, notai, mutui ecc.ecc.
Vorrei finire il mio racconto di viaggio ma non riesco.
Qualche foto si trova su facebook.com
Appena ho un attimo torno a scrivere.
Mercoledì vado in banca a chiedere i 'miei' primi 95000 di mutuo.
Ho già il vomito ma sono felice.
Viva la vita sempre.

lunedì 1 settembre 2008

Mexico!











Eccomi.

Non so da dove iniziare, forse perchè come al solito inizio a scrivere ad orari assurdi e sempre quando sono bollito.
Magia della poesia.
Vorrei raccontare i due aspetti del viaggio, quello legato alla cronaca vera e propria dell'itinerario (fatto da orari da rispettare e mai rispettati, spiaggie bianche, mare azzurro e smog da traffico, fantistiche 'haciendas' e case costruite una sull'altra, cibi piccantissimi e dolci dolcissimi, gioiellerie di lusso e mercati luridi, fiumi putridi e archeologia, caffè americano e bistecche argentine, caldo tropicale e freddo pungente, sole e pioggia, pulmann, aerei, auto, traghetti, taxi, albe, tramonti, tacos, tortillas, quesadillas, chili, margaritas, bambini, botte, risate, lame nel cuore....pfiù potrei andare avanti per ore) e, accennavo pocanzi, l'altra parte del viaggio.
Quella fatta dal senso di appagamento personale che un'esperienza del genere ti lascia.
Indescrivibile.
C'è poi una terza parte che rimarrà sigillata e mai raccontata.
Sono tornato, dicevo, e non so da dove incominciare
Torni da un viaggio simile e ti metti a ridere quando pensi a quelli che insieme a te quel giorno sono partiti per andare nel villaggio turistico che tu hai visto dalla strada, mentre sfrecciavi libero su una macchina a noleggio dopo esserti attraversato mezzo Messico. sdrai su una 'playa' a qualche km da loro e mentre tu alle 8 di sera tiri su l'asciugamano dalla spiaggia dopo aver aspettato il tramonto del sole, loro sono in coda tutti belli vestiti ad aspettare che aprano il ristorante dell'all inclusive.
Qualcuno di loro nel pomeriggio ha persino vinto il gioco-caffè, che culo!
Il nostro gioco caffè era decidere dove andare il giorno dopo. Cascate nella giungla o visita al sito Maya? Andiamo in Belize? Toccatina in Guatemala? Oceano Pacifico o Atlantico? Mah, dai, domani vediamo.
Tu cosa vuoi fare? -Mare.
Tu? -Va bene.
Tu? -Basta che costi poco.
Tutto così, semplice.
Ho fatto oltre 700 foto (Stefano non mi criticare gratuitamente, il migliore sei sempre tu!) e inizierò così, dalle foto più significative.
Tutte le foto sono state fatte dalla mia Ixus, clikkandoci sopra si allargano.


Partenza da Malpensa, nubi all'orizzonte.

Perderemo la coincidenza NY-Mexico city in quanto il ns volo partirà con 4ore di ritardo e questo ci costerà oltre che a qualche biglietto da 100$ in più, 100 telefonate ad alberghi e compagnie aeree, il pernottamento obbligato a NY e un giorno di ritardo sulla tabella (al primo giorno!) di ricongiungimento ai nostri compagni di viaggio.
Rido di gusto.

Si parte, volo meraviglioso. Quant'è durato 9 ore o 9 minuti?

A New York mi sembra di essere abbandonato a me stesso, gran casino per capire come e quando partire per Città del Messico...
Poche e mal distribuite indicazioni, ma alla fine facciamo tutto e ci assegnano una camera d'albergo dove riposare.


Scofanata cena-pernottamento-colazione a NY, partenza con brivido per il Teminal al JFK cannato e arrivo a Ciudad del Mexico.

Impatto con la città splendido, caos, gente e una marea di macchine.
Riposone in albergo e cena ad un baracchino fumoso (quello della foto tutto fumo in basso) composta dall'hamburger più gigante e delizioso che abbia mai assaggiato.









Colazione seduto su un muretto con dolci del super
e latte caldo preso ad una specie di ristorante. Alle 10 mentre sorseggiavo il mio latte i chicagnos se magnavano già chili di tacos...poi avrei capito.

La mattina stessa partenza per Puerto Escondido (in volo) dove ci aspettano gli altri.


Arriviamo e sono li ad attenderci (potere delle telecomunicazioni) il cerve, Mariana e suo fratello Orlando.
E' già festa.

Il tempo di depositare le nostre cose in albergo, bere una cerveza e siamo subito in spiaggia.
Bagno nel Pacifico, era dal 2000 (Australia) che non lo facevo.




Splendido, ora mi sento in Messico.
Puerto Escondido è mollto più povera e fatiscente (probabilmente anche insicura) di come me la immaginavo.
Cani randagi, bambini e venditori ambulanti di banane che girano per la spiaggia.
Sento profumo di vacanza e di avventura.
La sera come da mia personalissima richiesta, il cerve ha scelto un ristorantino sulla spiaggia con vista oceano.
Mega scofanata di carne, costo 12-13 euro a testa.
Notte in albergo con annesso caldo torrido, quindi finestre spalancate.
Quella notte ho sentito di tutto: l'oceano che mi entrava in stanza, una tipa che guzzava ululando, i gatti che guzzavano anche loro e il bastardo del bar di sotto che alle 6.00 si è messo a far casino con i tavoli e la radio a tutto volume.
Brutto terronazzo biondo tinto dai denti di argento.

Visto che non riesco più a dormire, mi alzo e faccio una foto a questo cielo spettacolare, non torno più a letto.
Scendo da solo e mi bevo un caffè americano in solitaria. Sigaretta. Godo.
Qualche chiacchera con due esauriti italiani reduci dalle comunità del Chiapas...
Nel frattempo (ore 11) si alzano tutti gli altri e decidiamo di andare al mercato lerzo e di mangiare li...

Tacos e quesadillas spettacolo cucinati da una signora in una sorta di cucina gialla all'interno del mercato stesso.



Acquistiamo i biglietti seconda classe del pulmann per Tuxtla Gutierrez (12 h in notturna) da li partirà il nostro viaggio verso il Chiapas.
Resto della giornata trascorso a chiaccherare a bordo piscina in hotel.


Ore 21 si parte, Mariana ed Orlando tonano a casa, rimaniamo noi tre.
Viaggio terribile con piscio di acqua del condizionatore che cade in testa ad ogni frenata.

Il pulmann viaggia a cannone in mezzo a tornanti e curve di montagna, fuori è tutto buio. Io mi vedo già in un burrone, il cerve si caga addosso, Manuela dorme.
Metto l'ipod che almeno mi distraggo
Con noi viaggiano personaggi molto molto alternativi...




















All'alba arriviamo sfatti a Tuxtla Gutierrez, cappuccio alla stazione e via subito per la 'gita' al Canon del sumidero.

Un canyon racchiuso in una gola sovrastata da montagne alte 1000m tutto da percorrere in barca.
Secondo me suggestivo, agli altri ha fatto cagare. Troppe bottiglie diplastica nel fiume...

...CONTINUA.....

domenica 31 agosto 2008

!!!


Sono tornato.

Splendido.

Domani racconto tutto.

giovedì 28 agosto 2008

Go home


Citta' del Messico 27/8/08 ore (locali) 11.20 pm
Ultima notte, domani si torna.
Ho vissuto un esperienza unica, piena, totale che rimarra' indelebile.

Impossibile riuscire a sintetizzare il racconto di questo meravigloso viaggio.

Solo a titolo di cronaca le tappe fatte e le citta' toccate:

New York
Citta' del Messico
Puerto escondido (in aereo)
Tutxla Gutierrez (12h di pullmann notturne)
Chapa de corzo
San Cristobal de las casas (taxi)
Palenque (7h di`pulmann...serali)
Playa del carmen (12h di pulmann serali in un fuori programma improvvisato all'ultimo)
Isla cozumel (traghetto)
Tulum (macchina)
Di nuovo Citta' del Messico (aereo)
Teotiuachan (pulmann)

Il tutto senza mai una virgola fuori posto, mai un accenno di sbattimento nononstante i ritardi aerei, le bettole di alberghi e il non aver prenotato nemmeno un posto per dormire.
Tutto fatto al volo, sul posto.
'Ndo cojo cojo.

Bello bello bello

lunedì 18 agosto 2008

Puerto escondido


Ore 19.30 del 17/8/08 Puerto Escondido, Hotel Casablanca

Sono in Messico

Rientrato dalla spiaggia vedo questo rottame di pc in albergo, devo scrivere qualcosa sul blog subito.
Oggi siamo arrivati a Puerto Escondido dove abbiamo trovato ad attenderci in quel areoporto pagliericcio, il cerve Mariana e suo fratello.
Quale posto migliore di questo per incontrare un amico?
Quale posto migliore di questo per iniziare a raccontare la mia vacanza?

Subito alcune impressioni: caldo torrido (ieri sera a Citta' del Messico giravo in felpa), la vita non cosa un cazzo (4 lettini e 2 ombrelloni tutto il giorno tot.100 pesos, 6 euro), il posto e' fantastico. Sembra di essere indietro di trent'anni.

il viaggio e' partito male, abbiamo perso un paio di coincidenze aeree e siamo arrivati qui con un giorno secco sulla tabella di marcia.
In compenso pero' ho trascorso una notte a New York e una a Citta' del Messico. Casini su casini ma tutti affrontati con un gran sorriso sulle labbra (anche se ci sarebbe stato da sclerare per il panico) e una buona dose di voglia di fare e divertirsi.
Mi sono divertito troppo nel misurami con le sventure che ci sono capitate fino ad ora, piu' la faccenda si complicavo piu' la cosa mi divertiva.
Incredibile
Manuela si sta rivelando una ottima compagna di avventure, disponibile, ben organizzata, pronta a tutto, senza pretese, elastica.
Una sorpresa, ma non troppo.

Non ho tempo di scrivere ne di postare foto.

Sono successe una marea di cose, tutte bellissime. Le raccontero' tutte in un unico post al mio ritorno.

Sto bene.

venerdì 15 agosto 2008

Si va


Tra 11 ore parto.
Luca e Stefano sucano Menabrea sul balcone, io sono in casa che penso a quello che vorrei scrivere ed ascolto le loro minchiate di sottofondo.
Sono agitato, eccitato, pensieroso.
La valigia (borsone) rossa(o) dei cinesi è li che mi guarda. Fa cagare, la peggior valigia che abbia mai visto.
Però è li. Immobile che mi guarda.

La Gio sta dormendo.

Che baraonda nella testa.


domenica 10 agosto 2008

Ocinu osnes - la retta via



La foto del cartello è mia.

E' quasi un mese che non scrivo anche se dentro ribollo di emozioni, sensazioni.
Potrei buttare giù un romanzo senza fermarmi un attimo.
E' passato un mese e neanche me ne sono accorto, è già quasi finita l'estate e le mie ferie devono ancora incominciare.
Quest'estate ho visto poco mare ma ho navigato in oceani piatti ed infiniti, ho scrutato cieli azzurri senza nuvole e nella notte la mia via è sempre stata illuminata da una luna grande come un sole.
Tra 5 giorni parto per il Messico, direzione Chiapas.
Inizialmente avevamo deciso di arrivare li e poi decidere cosa fare, magari prima un po' di mare e poi tanta cultura. Nelle ultime settimane invece abbiamo optato per stilare una sorta di calendario per avere un'idea di massima sull'itinerario e tracciare la direzione da seguire. Senso unico appunto.
Ci gireremo la parte sud del paese, godendoci lo spettacolo del Chiapas. Poco mare e tanta giungla, rovine Maya e tacos.

L'itinerario è questo (si vabbè più o meno):
- 15/8 MILANO-CITTA' DEL MESSICO
ore 11:15 partenza da Malpensa ed arrivo a Città del Messico (con scalo a NY dalle 14:20 alle 17:25) alle 21:40 locali.
- 16/8 CITTA' DEL MESSICO-PUERTO ESCONDIDO
ore 13:50 partenza da Città del Messico ed arrivo alle 14:50 a P.E.
Qui mi è andata di culo perchè avrei dovuto prendere un pullman alla sera del 16 e spararmi 'solo' 15h notturne per arrivare sul Pacifico ed invece ho trovato un volo interno che per la bellezza di 65 Euro mi catapulta al mare e mi risparmia il viaggetto...
A Puerto Escondido incontreremo Franco e Mariana, gli ho già detto di organizzare una cenetta in qualche ristorantino carino vista oceano....
- 17/8 PUERTO ESCONDODO
- 17/8 PUERTO ESCONDODO-TUZLA GUTIERREZ-CIAPA DE CORZO
Si entra in Chiapas, altro viaggetto in pullman di 12h notturne...
- 18/8 CANON DE SUMIDERO
- 19/8 SAN CRISTOBAL
- 20/8 SAN CRISTOBAL
- 21/8 AGUA AZUL, MISOL
- 22/8 PALENQUE
- 23/8 VILLAHERMOSA
Qui salutiamo Mariana che torna in Italia. Ciaoooooooo
- 24 OAXACA
- 25 OAXACA-MONTE ALBAN
- 26 DF (Città del Messico)
- 27 DF
- 28 CITTA' DEL MESSICO-MILANO
partenza alle 18:15 ed arrivo (con scalo a Madrid dalle 12:10 alle 15:55) alle 17:00

Ma senso unico non è solo il viaggio che abbiamo deciso di fare (e questa è la parte più importante di questo post), è anche molto molto altro.
Senso unico è la strada che si illumina davanti a me e che ora dopo ora, giorno dopo giorno, si fa sempre più chiara, nitida, diretta.
Ho iniziato un percorso ed un cammino che mi sta dando inaspettatamente tanto, tantissimo e da cui sembra impossibile sottrarsi.
La strada è tracciata, la direzione è quella, l'obbiettivo è stato identificato. Devo solo camminare, vivere e godermi tutto quello che ricevo gratuitamente dal percorso che ho intrapreso.
E' impossibile sbandare e perdere l'orientamento.
Senso unico dicevo. O anche unico senso.
Della vita.


venerdì 18 luglio 2008

Ode alla vita


Ci vogliono 4 cose, un poker:
- La Giorgia
- L'amore
- La mia famiglia
- Gli amici
Tutto il resto è superfluo.

lunedì 14 luglio 2008

With me


La foto fa schifo, non rende.
E' un ritratto di una foto che ti ho fatto in Trentino esattamente il 15/8/2004 e che ho scelto di tatuarmi vicino al 'vecchio' soleluna.
All'epoca non sapevo e non avrei immaginato che mi sarei ritrovato (a distanza di 4 anni) in questa situazione di vita.
Giorgia era piccola piccola, tu facevi ancora le immersioni di testa, noi andavamo per montagne ad acquistar formaggi.
Chissà cosa sarà tra altri 4 anni.
Che sia di monito a chi è convinto, domani, di alzarsi nel suo bel letto.
Che sia di monito a chi la vita non se la gode ma lascia che futili problemi gliela sputtanino.

Ora sarai sempre con me.

Ciao fratello, è l'ultima volta che ti saluto.

sabato 12 luglio 2008

Cuore gonfio


Ieri sera ho assistito ad uno spettacolo veramente speciale:

STORIE PER SENTIRSI VIVI E CAMMINARE A TESTA ALTA, un 'reading' di Giuseppe Cederna (quello che si innamorava della puttana in Mediterrano o il tizio di 'bacio-bacio-bacio' al telefono in Marrakech express, per intenderci).

Ho provato delle emozioni esageratamente belle, intense e vere.

Con il cuore gonfio, gli occhi luccicanti, la pelle d'oca lungo tutto il corpo, ho seguito passo passo tutta la lettura delle poesie di viaggio che quel piccoletto pelato dal naso aguzzo, ha raccontato ed interpretato magistralmente ad una platea di poche decine di persone.

Si incomincia in punta di piedi e si finisce con il cuore in mano, coccolati da melodie suonate con grazia e decisione da due musicisti. Piano e clarino (?). Voce.

Tre persone in grado di farne sognare altre 100, in grado di esaltare l'anima dolce e sognatrice che in ognuna delle persone che hanno scelto di assistere allo spettacolo, è presente.

Ascoltavo ascoltavo ascoltavo e dentro di me crescevo crescevo crescevo. E il mio cuore si riempiva di bellezza pura.

Dio che gioia infinita, gratuita. Mia.

10 Euro a testa per uscire da quell'ex manicomio molto più ricchi di quando siamo entrati, 10 euro a testa per ritagliarsi una parentesi da sogno all'interno di questa frenetica vita cittadina.

Rinchiusi nei giardini di un manicomio, ascoltando poesie spot di autori a me non noti (a parte Tom Waits e Bob Dylan, musicisti però) accompagnati e sostenuti da una voglia di partire, sognare e vivere senza confini ne limiti.
Poesie dedicate al viaggio inteso come partire per qualche posto, ma anche e soprattutto partire alla riscoperta (o scoperta) di come quattro parole messe una di fila all'altra possano consentirci di evadere sognando.

Pura poesia. Puro amore.

martedì 1 luglio 2008

Messico e nuvole

Bhè tiramolla tiramolla, si no si no si no, forse, si no, aspetta, dai allora?, non lo so non lo so, sono indeciso, no no no, si si si, poi no, poi si si si si si siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ho prenotato.
Ho appena cacato 996 bei eurini per il volo. Sticazzi eh?
Il 15/8 parto per il Messico destinazione Mexico City. Poi la si vedrà cosa fare.
Andata con scalo a Nuova York (finalmente potrò dire di esserci stato.....ahahahahahah bella minchiata), ritorno con scalo a Madrid. Tra l'altro il ritorno mi è costato un po' di più perchè ho scelto di prendere lo stasso volo del Cerve. Ah l'amicizia. E poi non potevo farlo tornare solo....Cerve, non riesci a ricaricare un telefono, figurati che danni combinavi solo dall'altra parte dell'Oceano...
Non so se è la scelta giusta perchè qui lascio cose importanti e pezzi di sentimenti importanti.
Ma la scelta è stata fatta. Punto.
Si va, si parte.
Parto solo, li troverò Franco, Mariana e chissà quante altre persone.
Sono contento di farmi questa attraversata Atlantica da solo, sarà una bella esperienza: i-pod (grazie Ale...), libri, giornali, riviste, pensieri introspettivi e chiacchiere.
Solo con me stesso e i miei sentimenti. Sono fortunato ad avere un'occasione del genere.
Ho solo un po' di amaro in bocca per alcuni piccoli dettagli ma va bene Rocco, davanti hai tutta la vita. O no?
Sono contento. Un po' preoccupato per il fatto di lasciare la mia bambina qui mentre io sarò la.

Hasta siempre.

mercoledì 25 giugno 2008

Silvo


Ciao Silvo, buon viaggio.

Che la tua fine serva a tutti per capire quali che siano i valori assoluti della vita e quali che siano le cose per cui valga la pena di vivere, lottare, soffrire.

Non sembra vero, mancherai a tanti.

domenica 22 giugno 2008

Cascato



Ci sono momenti nella vita dove tutto scorre languido, noioso, sempre uguale.
Lento come un fiume tropicale che forma un lago immbole e fermo. Placido, ciclico, ripetitivo.
In lontananza senti un boato: cos'è? Attento!
Sono le cascate.
La terra si spacca, improvvisamente c'è il nulla sotto i tuoi piedi e vieni trasportato dalla corrente.
E' forte, fortissima.
Hai paura di cadere e di morire quando stai per saltare. Sei finito e sfinito.
Ma poi non devi far altro che seguire il flusso, lasciandoti trasportare e quando riemegi dall'acqua la natura è rigogliosa, florida.
Apri le braccia come un Cristo e un milione di farfalle ci si posano sopra.

Dev'essere bellissimo e sorprendente. Quasi come trovarsi in una piccola striscia di Gaza, antica terra sempre in disputa.
Sei un microscopico puntino se paragonato alla bellezza della natura che ti circonda.
Che sia Benedetta.
Ptuh!

domenica 15 giugno 2008

Inestimable



Porca putt....è volata! Si, volata via. Mi sembra di essere partito ieri e invece sono già qui a casa, a Novate.
Sono appena tornato della Francia, Port Grimaudvicino a St.Tropez.
Ho fatto una settimana da solo in compeggio con la Gio.
Esperienza unica, impagabile. Abbiamo vissuto in simbiosi per 7 giorni e 7 notti passando ogni secondo veramente intesamente.
Belli liberi di fare quello che volevamo, io e lei unici artefici della nostra settimana.
Che goduria.
Avevamo la nostra 'casettina' da 4, una piccola mobile home che sembrava l'ufficio oggetti smarriti di Malpensa: perennemente in disordine. E' così non c'è nulla da fare, lei semina il casino e io (io, si ho detto io e con questo ho detto tutto) che raccatto e cerco di sistemare il bordello che lascia in giro la peste.
Giorgia metti a posto di qua, Giorgia metti a posto di la. E no cazzo, sono in ferie anch'io. Allora viviamoci in due nel macello...e ho smesso di mettere a posto. Incredibilmente da quel momento in poi le cose sono migliorate.
Comunque...è stata vermante un'esperienza degna di nota in cui papà e figlia si sono goduti a vicenda. Abbiamo fatto un sacco di cose, abbiamo giocato, parlato, riso e scherzato, abbiamo litigato, abbiamo girato, nuotato, saltato, ballato, cantato, mangiato e goduto insieme. una perfetta unione, una sintonia fantastica. Da qualche giorno mi chiama papy che, per chi è del mestiere, sa benissimo che è qul piccolo saltello in avanti che fanno i bambini quando si 'avvicinano' ancora di più alla figura del papà, quando si sentono veramente figli ma anche amici e compagni di avventure.
Bello, veramente bello.
Chi ha la possibilità di farlo lo faccia. Sono momenti che nella vita di un uomo riempiono e ti ripagano di tutta la m*rda che mangi durante l'anno.
Il lavoro? Dimenticato.
I problemi? Dimenticati.
Una settimana di break totale, una full immersion di affetto e gioia come non mi capitava da tempo.
Ringrazio chi non mi è venuto a trovare, non sarebbe stata la stessa cosa.

Grazie Giò, sei tutta la mia vita.

Papy

venerdì 6 giugno 2008

La notte di S.Lorenzo


E' tardi ma devo raccontare una cosa.

Una sera, non molto tempo fa, ho visto una cosa meravigliosa. Non l'ho capita subito, è affiorata nella mia mente solo dopo. Quella sera ero li che guardavo, assistevo alla manifestazone dell'essenza stessa della gioia interiore, e non lo capivo.
Guardavo una coppia seduta nella piazza, vicino a delle transenne.
Due persone normali, vestite normalmente. Anonimi in mezzo a tutta la gente.
Ma unici.
Si godevano lo spettacolo anonimo della gente della piazza, scambiandosi affettuose effusioni. Sguardi mai banali, piccole risatine, momenti di silenzio, lei che appoggia la testa su di lui, lui che la cinge teneramente e le da un bacio. Lento, tenero, sussurrato.
Lei non ha su le scarpe e nemmeno le calze, si nemmeno le calze.
I piedi spudoratamente e deliberatamente appoggiati per terra sul lastricato. Si sporcano? Non fa niente, si lavano.
Le sue calze sono attorcigliate a mo di papillon intorno al collo di lui che se le fa attorcigliare volentieri, indifferente nei confronti della gente che potrebbe pensare strano.
Si gode i suoi clazini. E si bacia la sua lei.

A guardarli bene sprizzavano tenerezza, gioia. Vera.
La gioia di avere il coraggio di vivere quello che la maggior parte delle persone non ha lasciandosi alle spalle i gudizi che menti ottuse e inquisitorie condannano ingiustamente.
La gioia di liberare quello che dentro senti dentro appagando il naturale senso di libertà che ogni essere umano ha nel dna.
La gioia di godersi in maniera semplice le piccole cose belle della vita.

Un paio di calzini portati in testa, appoggiare i piedi nudi sul cemento di una piazza, guardare un matto che canta canzoni incomprensibili suonate su un cd, starsene di notte affacciati alla finestra o su un balcone completamente nudi, respirare a pieni polmoni l'ossigeno della vita, sentirsi liberi.
Secondo me è questa la cosa di cui l'umanità ha bisogno.

Se tutti portassimo un calzino in testa o arrotolato intorno al collo staremmo tutti meglio.

giovedì 5 giugno 2008

What a week


Rocco si va. Una settimana di ferie.
Vado al mare finalmente e mi porto nello zaino un bagaglio di sentimenti fortissimi. Nitidi.
Che settimana, questa settimana.
Sento profumo di borotalco.

domenica 1 giugno 2008

8ac1


Baci baci baci baci baci baci baci. Santo cielo quanti baci.

sabato 31 maggio 2008

+1



Eccolo il piccolo Christian con mamma e papà

Claudio forever


La prima notte senza Claudio è stata una mazzata.

Continuavo a svegliarmi credendo di sentire i suoi inconfondibili movimenti per casa...Che vuoto che hai lasciato amico mio!

La sensazione più brutta è stata quando, rientrato in casa, non ho sentito il tuo sbattere della coda, le tue zampe ticchettare sul pavimento e gli 'sbuff sbuff' che facevi quando mi portavi centomila cose in bocca e facevi quasi fatica a respirare...
La Gio sa tutto, ti crede sulle nuvole a correre con le zampette dietro che viaggiano viaggiano viaggiano...Ha pianto la piccola: ti voleva qui, con lei.
Continuava a ripetermi ti farti tornare giù...mannaggia!
Meno male che ieri sera è venuta a trovarci la Rosy con quella matta affettuosa di Asia, una boxerina marrone dolcissima e vivacissima, sicuramente un'ottima pet terapy per la mia bambina.

Christian si è fatto un mega tatuaggio sulla spalla. Dice che tu gli guarderai le spalle, mi ha commosso.

Sono sereno nonostante il vuoto che hai lasciato nel mio cuore, abbiamo fatto la cosa più giusta per te. Tenerti qui sarebbe stato solo un gesto egoista per non farti andare via.
Tu invece meritavi di non soffrire, meritavi di non finire in mezzo ad altri cento cani su un furgone diretto all'inceneritore.

Devo ringraziare lo Zebrone e tutta la sua famiglia, che ci hanno concesso di farti stare nel loro giardino di fianco ad Heidi vicino alla nuova casa che stanno costruendo.
Sei di fronte ad una piccola palma, tutte le volte che sarò loro ospite il mio pensiero correrà li da te, mangiatore di sassi e di palline, instancabile 'pacciani' con le altre cagnette, perennemente immerso nell'acqua che sia essa un torrente gelato di montagna o il mare sconfinato, sempre alla ricerca di una pozzanghera dove potersi rotolare e vunciare, sempre alla ricerca di un biscotto (Pal).

Dio mio quanto sei stato un fantastico compagno di viaggio!

Affettuoso e poco appariscente, quasi schivo.
Tre persone in casa erano già abbastanza per te e lo starnuto di un neonato era peggio di una bomba atomica.

Ti sei risparmiato l'ennesima estate calda e l'ennesimo inverno pieno di petardi scoppiati da adolescenti stronzi.

Ho deciso il tatuaggio, mi farò il simbolo della tua zampa (con una piccola C dentro) sulla mia zampa. O, se il copyrighter me lo concederà, mi farò il clone del suo tattoo sulla gamba destra.
Dammi il cinque fratello, mi hai riempito la vita di gioia.
Sono orgoglioso di aver avuto un supercane come te e di averti tenuto per la zampa fino all'ultimo respiro.

Ciao Buclaudio.

venerdì 30 maggio 2008

Fratello, dove sei?

E'il giorno. Oggi è il giorno, porto il mio fratellino ad 'addormentarsi' per sempre. Quasi non cammina più.
Ho sempre cercato di immaginare come sarebbe stato questo giorno. Devo dire che sono abbastanza tranquillo in fondo è una scelta che abbiamo fatto esclusivamente perchè amiamo Claudio. Lo amiamo tutti, compreso quelli che odiano gli animali.
Non si può non amare un elemento simile.

Lo porto io e lo riconsegno io alla natura e alla terra.

12anni di affetto come nessuno mi ha mai dato, 12anni di fedeltà totale ed incondizionata. Un biscotto ed una pallina, ti bastava solo quello.

Stamattina portandoti giù ormai a cariola abbiamo incontrato mezza novate e mezza novate ti salutava come una star: la gente conosce più te che me!


Non vado oltre, solo chi è stato con noi in questi 12 anni sa cosa sei significato per me e quanto mi hai dato.
Marchierò la mia pelle in tuo ricordo.

Ora vai, torna a scorazzare libero fratello dagli occhi nocciola

sabato 24 maggio 2008

Papi


Quanto avrei bisogno che tu fossi qui, ora.

sabato 17 maggio 2008

What else?

Allegra pazzia frutto dell'incoscienza nel vivere momenti senza rendersi conto della realtà ma calandosi in un mondo virtuale parallelo, ricostruito e creato ad arte dalla nostra mente per assecondare i problemi che abbiamo e che non ci fa oggettivare le cose della vita.


Dicesi autodifesa o autodistruzione.


Hurt


Se sei una delle persone che hanno goduto nell'apprendere le mie cose ed hanno goduto ancora di più nel raccontarle ad altre persone, colorandole e caricandole delle tue stronzate, sappi che il prossimo pensiero è dedicato a te:

VAI A FARE IN CULO, TI DEVI FARE SOLO I CAZZI TUOI.

Terra!




















Sono affascinato dalle foto della Terra vista dallo spazio.
Sembra bellissima. E' bellissima.

Penso alla Luna fredda, timida e pallida come una quindicenne acerba. Penso alla Terra colorata, luminosa, viva come una giovane mamma. Questa mia Terra vista dallo spazio mi affascina e mi attrae in tutta la sua maestosità, varietà e omogeneità....adoro vedere il blu del mare, le terre aride dei deserti, il verde acceso e prospero dell'Amazzonia, le bianche catene montuose dell'Himalaya, i solchi dei grandi fiumi come il Nilo vene ed arterie del nostro pianeta.

Le nuvole che avvolgono tutto in ogni momento in maniera sempre diversa ma sempre bizzarra con disegni unici, creano un contrasto ed un gioco di movimenti splendido con la terraferma ed il mare.
Vortici e ghirigori che sembrano muoverla pur mantenendo tutto fermo.

Vedo questo puntino colorato e silenzioso nell'infinita voragine buia dello spazio, "zummo" mentalmente verso la terra ingrandendo questa sfera e piano piano scorgo continenti, nazioni, regioni città, palazzi e persone.

Il silenzio diventa improvvisamente caos ed è proprio questo che mi cattura completamente: immaginare e pensare che questo minuscolo e silenzioso pianeta perso nello spazio, vive di suoni, rumori, movimenti frenetici, atomi e microparticelle invisibili. Che però esistono e compongono questo spettacolo visibile in tutta la sua bellezza solo da lontano.

Da lontano è tutto immobile, da vicino è pura follia.

E se anche la Terra fosse uno dei piccoli atomi che compongono un'altra entità, se fossimo gli atomi degli atomi degli atomi?

Ti amo Terra.

martedì 6 maggio 2008

Attimi (volume a palla)

E' una carrellata di immagini presa assolutamente a caso dal mio pc, ho dato tutto in pasto ad un programma proprio perchè volevo un video-collage di foto senza sceglierle ma solo affidandomi alla sorte.

Sono attimi di vita che ho vissuto, qualche volta anche con qualcuno di voi.

H.BT.DAY



Voglio ringraziare tutti quelli che ieri in una maniera o nell'altra si sono fatti sentire: mail, sms, telefonate e una piccola festicciola tra vecchi amici.

Grazie!

Pol

giovedì 1 maggio 2008

Crack


E'quello che ho sentito alle 21.30 c.a.del 28/4.

Salto di testa, colpisco la palla, ricado poggiando tutto il peso sulla gamba destra.
Crack, e il ginocchio che si piega in maniera innaturale all'indietro.

Una frazione di secondo per cambiarti il prossimo futuro.
Un secondo prima sono pronto a sfrecciare più in forma che mai per una mezza maratona, un secondo dopo non sono nemmeno in grado di mettermi le calze da solo.
In un secondo svaniscono progetti e sogni, capisco subito che la cosa è seria e penso subito alla maratona di NY che va a farsi fottere. Incredibile. Per terra, con tutti attorno a me, l'unica cosa a cui penso è che sicuramente mi sono 'fatto' i legamenti e NY vola via. Chissà per quanto tempo.
Non penso subito ai problemi veri che questoinfortunio mi porterà,penso alla cazzo di maratona. Sono pazzo.
Solo dopo vengono fuori tutte le menate.Operazione significa:
- intervento
- dolore
- ancora dolore
- impossibilità di giocare,prendere in braccio, accudire con la Giorgia
- impossibilità di aiutare mia mamma con il Claudio. Già perche in questo periodo di merda con la M maiuscola, anche il mio cane ha le sue magangne. Non muove più le zampe dietro, venerdì deve essere operato ad un'ernia discale. Operazione molto rischiosa, anche lui avrà bisogno di fisioterapia e recupero. Vivrà qui a Novate, l'unico posto dove per uscire non debba fare le scale. Poverino. E'mio fratello.
- imposibilità di andare a lavorare
- Sacrificio, palestra fisioterapia
- Diventare un ciccione immobile
Oltretutto se l'operazione verrà eseguita in autunno sarò in pieno periodo trasloco....
Non ce la posso fare. Le cose al posto di migliorare peggiorano?

domenica 20 aprile 2008

Pubblicità


Un piccolo spot per il mio blog.


Ho aggiunto un paio di cosettine carine (alla destra dei post) tra cui un sondaggio, un paio di slide show, e nuovi link dedicati a Stefano un amico di vecchia data. Fatevi un giro, ne vale la pena.


Ho in mente alcune cose...vedremo.

sabato 19 aprile 2008

Falling down


Sono terribilmente depresso.

Sono depresso perchè viene a galla ora tutto il marciume legato alla mia triste storia.

Sono depresso perchè ho 100.000 dubbi sul mio futuro e su come evolverà la mia vita.

Sono depresso perchè ho al mio fianco Alessia, una persona veramente in gamba, e sto facendo andare a rotoli la mia storia con lei. Colpa mia solo colpa mia e della mia testa bacata e troppo pensante.

A volte vorrei vivere felice nell'ignoranza e nella leggerezza di una vita vissuta senza principi e pensieri.

Rimango nel mio limbo a subire passivamente gli eventi che mi travolgono, sicuro che avrò perso l'ennesimo treno della serenità.

Sicuro che 1 secondo dopo che avrò perso quel 'traghetto', calerà su di me quel sipario che già molte volte ho visto e provato.

E che temo, oggi come allora.



Non riesco più a scrivere sono tutto paralizzato.


Cosa faccio?

martedì 11 marzo 2008

Bello, bello ,bello


Ma quale ipod ascoltato in corsa! Ma quali panorami e fotografie di scenari lacustri!
Pioggerellina, nebbiolina e freddo.
Questo è stato l'inizio della mia prima mezza maratona da abusivo non classificato.
Il tutto incomincia con sveglia alle 8.00, colazione con 5 fette biscottate e una banana, viaggio in macchina Ruminca-Stresa con zapping nevrotico di canzoni in formato mp3 incorporato.
In macchina la maglia power hidden nera della Diadora mi tira sotto l'ascella, cerco nervosamente di sistemarla ma non ce la faccio. L'ho infilata male, dovrei togliermi tutto e rivestirmi...negativo la tengo così.
Accendo il gps per vedere se nonostante il brutto tempo riceve il segnale da satellite. Prende, prende, bella li.
Il ginocchio mi fa male ma faccio finta di niente mentendo a me stesso.

Sono nervoso. Ho come la sensazione che qualcosa andrà male (a livello fisico) ma è normale in quanto non ho mai corso una gara 'ufficiale' e non so esattamentecosa mi aspetta.

Alle 9.30 circa vengo scaricato a Stresa, dovrebbe esserci l'Anna ad aspettarmi da qualche parte con Sonia. Sono state accompagnate da Adriano, lui è l'addetto accompagnatore e il responsabile unico della logistica. Ci deve tenere i telefonini e dare le borse a fine gara, roba di responsabilità. Mica da tutti.

Freddo. La prima sensazione fisica è stato il freddo.

Mi chiedo:"Come faccio a stare in giro per un'ora così leggero?" Short, hidden power, felpina tecnica leggera, giubbino tecnico leggero.
L'abbigliamento era stato un cruccio in quanto non vorrevo correre il rischio di essere troppo leggero o troppo pesante, mica semplice come decisione anche se alla fine devo dire che ho azzeccato le scelte in toto. Ho sofferto un pochino il freddo a fine gara (assolutamente sopportabile, niente a che vedere con il freddo vero) e appena terminata la corsa. Li però è stata colpa mia mi sarei dovuto asciugare e cambiare prima.

Recupero la zia in coda per il pettorale, c'è tanta gente ma non vedo casino. Sono un po' emozionato.

E' in questa fase che inizi a sentirti come un unico gruppo e si sviluppa un senso di competizione misto a solidarietà, si è tutti li per raggiungere un obbiettivo consci del fatto che si passerà tutti da una gran fatica. Ognuno, dal primo all'ultimo, dovrà fare fatica per arrivare alla fine e questo sento che genera una grande unione, ti 'carica'.

Mi tolgo i pantaloni della tuta e rimango in short, quasi tutti utilizano il pantalone lungo. Mmmmmhhhh......

Poco alla volta la gente aumenta e si incominciano a vedere centinaia di atleti che si scaldano, si cambiano, si stirano, corrono avvolti da sacchetti di plastica per non sentire freddo, ridono e parlano tra di loro. Alcuni corrono già sparatissimi, io trotterello blandamente insieme alla mie due compagne. Sono un diesel e mi scaldo molto lentamente.

Decido la tattica di gara: partirò piano, pianissimo e comunque mai oltre il ritmo di loro due.

Non ho in mente di fare il tempo perchè non sono allenato e ho paura del dolore al ginocchio sinistro.

10.10 ci siamo quasi, faccio pipì.
Mi scaldo un po' da solo.
10.20 entro abusivamente insieme ad Anna e Sonia nella griglia delle 2 ore. Sale la carica adrenergica.

Qui i minuti volano, non faccio in tempo a salutare l'elicottero che riprende la gara e....via! Si parte, ma lo sparo qui non lo fanno??

Festa e ancora festa, tutti salutano belli arzilli e in piena forza...ne riparliamo tra un paio di ore!

Subito salita, fatta d'un fiato quasi sospinto dalla marea di persone che si accalcano dietro di me. Passano i primi due chilometri e neanche mi sono reso conto di essere partito, continuo a guardarmi in giro emozionato, ritmo lento sui 10km/h, la gente mi sorpassa e perdiamo subito il pacemaker delle due ore (il nostro obbiettivo). Chissenefrega tengo il mio passo e mi scaldo, la gara è lunga. Ma intanto il palloncino che segnala il passo da tenere per chiudere in due ora se ne va, minchia se se ne va...
Riconosco i posti in cui transito e mi sembra strano farli a piedi in mezzo alla strada senza la paura delle macchine.
Arriva il primo ristoro e non so se prendere l'integratore o l'acqua, cincischio un po' ma alla fine bevo acqua anche se volevo l'altro. Via, verso il prossimo chilometro.

La gente corre, con alcuni si parla, con altri si fanno delle battute, il pubblico ti incita e batte le mani. Che bello! Il pubblico ti carica!
Seguo un paio di vecchietti uno alto e magro l'altro basso e tozzo, vanno al nostro ritmo e scambiamo 4 chiacchiere: la moglie di quello alto e magro fa la professoressa di matematica, 40 anni dietro la cattedra (anche in casa) e ora pretende le coccole del marito. Il figlio ha la cameretta confinante con la cucina e alla domenica mattina ascolta le loro discussioni dalla sua camera da letto. Mah....Ciao ciao, li lasiamo verso l'ottavo chilometro.

Qui, dopo una salita e una discesa, sento di avere un passo decisamente migliore delle mie compari ma decido di aspettare ancora un po' per poi cambiare marcia e provare ad abbassare il tempo. Cambio strategia di gara
Arriviamo al chilometro 10, mi rifornisco e le saluto. Mi spiace tanto in quanto mi sarebbe piaciuto tagliare il traguardo insieme tenendoci per mano, ma sto bene e devo andare. Da qui inizia l'altra parte della gara.

Accelero subito progressivamente e le sensazioni sono immediatamente fantastiche. Wow...vai Paaaaaaaaaaaaaaaaolinoooooooooooooooo.......
11°, 12°, 13° in un lampo. Poi capisco che il ginocchio inizia a 'tirare' ma continuo a mentire a me stesso. Non fa male, non fa male diceva Rocky Stallone!
Continuo in una bella progressione e 'vedo' il palloncino delle due ore. Lo becco in un km (15°/16°) poi ultimo ristoro e via. Lo passo, dai che stai sotto le due ore.
Dove saranno Anna e Sonia? La gente continua ad applaudire nonostante i primi siano passati da 40'.

Becco una ragazza in arancione che viaggia bene, va un po' forte per me ma provo a stargli dietro. Sorpassiamo molta gente e mi sento alla grande. Mi tira per tutto il 18°e19° ma sull'ultima salita do tutto e la stacco. Qui mi sono sentito un po' stanchino ma sempre mai al limite-limite.

Discesa. Sento uno che dice "ultimo km, dai". E' fatta, penso. E sono sicuramente sotto le due ore.

Guardo il gps 1h52'. Dai dai dai...vedo l'arrivo mi guardo in giro e penso: "dove sono i miei fans?"
Eccolo è Adriano! Ciao Adri tutto ok! Anche lui mi saluta sbracciandosi.

Arrivoooooooooooooooooooooooooooooo

Passo sotto il gommone. E finita! Peccato che mi sono dimenticato di fermare il cronometro, segna 1h53'44'' avrò perso max 15-20''.

Che sensazione splendida. Ho fatto la mia prima gara, ho ottenuto un buon tempo, sto bene fisicamente (ho solo un po' freddo) ma mi sento pieno e fiero di me. Sarà poco, ma ho vinto una sfida.

Aspetto le due donne (2h03') poi il resto sono baci, abbracci, complimenti, bevande, banane, medaglie.

Bello, bello, bello.

sabato 8 marzo 2008

21097


Questo post del blog si doveva chiamare come il numero di pettorale che mi avrebbero dovuto assegnare alla mezza maratona del Lago Maggiore, 21097 metri (circa 15000 passi) con parteza da Stresa ed arrivo ad Intra. E invece porca di quella mignotta, per il mio solito problemino al ginocchio, non ho fatto in tempo ad iscrivermi.

Mi spiego meglio: essendo in fase di recessione economica (non ho un becco di un quattrino) mi scocciava spendere quei bei 25 euri per l'iscrizione alla mezza per poi trovarmi il giorno prima della gara con il ginocchio gonfio come una zampogna e l'impossibilità di parteciparvi con relativa perdita dei soldi..Avevo quindi deciso di iscrivemrmi all'ultimo.
Si lo so, sono un po' braccino ma passerà.

Insomma è un mesetto che preparo (male, dopo 7 mesi di stop totale) la mia prima mezza ufficiale, sono pronto, bello gasato e.....tac quando chiamo per farmi dare il n°di pettorale mi rispondono: ISCRIZIONI CHIUSE.


MERDA! FANCULO!


E adesso cosa faccio mi son chiesto??? Proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede bene...

Non mollo, ho deciso di andarci lo stesso (nonostante il ginocchio mi faccia ancora molto male). Entrerò in mezzo alla gente e farò l'abusivo. Potranno mica rompermi i coglioni vero?


Sono disorganizzatissimo, mi sono allenato male ed in maniera incostante, non ho seguito tabelle, sto mangiando male, non ho le maltodestrine, mi fa male il ginocchio.

Sono sicuro di volerci andare lo stesso??? SI.

Mi affiancherò a mia zia Anna (sperando che non mi semini) ed al suo gruppo facendo il meglio che posso. Ho voglia di correre e lo farò, contrariamente a quanto dicono tutti, con l'ipod acceso, voglio farmi cullare dalla mia musica mentre corro e butto fuori tutte le tossine della vita, costeggiando il lago in un posto che conosco a memoria e che mi consentirà di 'vederlo' a 10 km/h di media.

Quando mi alleno per le mie strade e corro per Novate, mi accorgo di particolari che in altri frangenti non vedo. Guardo dentro alle case, vedo le luci degli appartamenti e immagino che in ognuna di quelle caselle illuminate ci sia un vissuto di vita differente l'uno dall'altro. Immagino in ogni casa uno spaccato di vita ed in ogni condominio un concentrato di spaccati tutti differenti, guardo nelle case della gente come se potessi fare zapping con il telecomndo della tv....li c'è qualcuno che litiga, la c'è qualcuno che fa l'amore, sopra c'è una famiglia numerosa e festosa, sotto una persona che muore di solitudine. Così faccio passare il tempo mentro mi alleno, mi faccio le mie belle seghe mentali sentendo il meno possibile la fatica ed il tempo che passa lento. Quando corro non mi concentro mai sull'andatura o sul passo (cosa grave per un podista) ma lascio che la mia mente vada dove vuole mentre le gambe (autonomamente) compiono i passi necessari a concludere la distanza che mi sono posto per l'allenamento.

Mah, chissa come va a finire sta mezza maratona....

Complessivamente in questo periodo ho poca voglia di scrivere, cerco di ascoltare tanta musica. Mi sento ispirato e introspettivo ma le parole non escono...Mi sto ascoltando spesso l'ultimo CD di Jovanotti e devo dire mi sembra un ottimo lavoro, credo di poter dire che sia il disco più dedicato all'amore che abbia mai scritto. Bello, mi piace.

Prima di buttare li qualche stralcio di testo che mi ha particolarmente colpito (inserito nel suo contesto, con la musica. Lo so che così fa cagare) qualche notizia di cronaca:

- Stefano si è comprato casa
- Io non mi sono comprato casa
- La mia bambina sta bene, mi riempe sempre di baci e io l'adoro
- Sono ingrassato e mi sento sereno a tratti. Un po' come il cielo di Marzo, alterno splendide giornate a gelate improvvise
- Mi hanno rubato il palmare e spaccato il deflettore della Mondeo
- Mi hanno rubato il trapano che avevo in macchina. Il trapano era di Luca

Cazzo si vede che non sono ispirato nella scrittura??

Lyrics belle ma mischiate
E nel mio petto c'è un motore acceso Fatto per dare più di quel che ha preso
La foto della scuola non mi assomiglia più
Ma i miei difetti sono tutti intatti
E ogni cicatrice è un autografo di Dio Nessuno potrà vivere la mia vita al posto mio
Per quanto mi identifichi nel battito di un altro Sarà sempre attraverso questo cuore
E giorno dopo giorno passeranno le stagioni
Ma resterà qualcosa in questa strada
Non mi è concesso più di delegarti i miei casini
Teoricamente il mondo è più leggero di una piuma
Nessun filo spinato potrà rallentare il vento
E sogno dopo sogno sono sveglio finalmente
Il sole se la ride in mezzo al cielo
A guardare noi che ci facciamo il culo
Quante domande mi affollano la testa In questi giorni di grande dolore
Oggi è il primo giorno del tempo che ci resta
Un giorno buono per incominciare
Quante persone ci son passate già
Da questo incrocio pieno di domande
Milioni di milioni da qui all'eternità
Ma la risposta non è mai abbastanza grande
Per riempire il vuoto che ci manca
Per riempire il cuore dell'umanità
I got so many questions running up inside my mind
Life is so long but it isn't still enough time To answer all the questions I got inside my mind
Mani libere, mani mani libere oh oh oh oh

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione Per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro A te che mi hai trovato All’angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro Pronto a difendermi Con gli occhi bassi Stavo in fila Con i disillusi Tu mi hai raccolto Come un gatto E mi hai portato con te Prendi il mio tempo E la magìa Che con un solo salto Ci fa volare dentro l’aria Come bollicine A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei A te che hai dato senso al tempo Senza misurarlo A te che io Ti ho visto piangere nella mia mano Fragile che potevo ucciderti stringendoti un pò E poi ti ho visto Con la forza di un aeroplano Prendere in mano la tua vita E trascinarla in salvo A te che mi hai insegnato i sogni E l’arte dell’avventura A te che credi nel coraggio E anche nella paura A te che sei la miglior cosa Che mi sia successa A te che cambi tutti i giorni E resti sempre la stessa A te che sei Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei A te che non ti piaci mai E sei una meraviglia Le forze della natura si concentrano in te Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano A te che sei l’unica amica Che io posso avere
E le mie gambe han camminato tanto E la mia faccia ha preso tanto vento E coi miei occhi ho visto tanta vita E le mie orecchie tanta ne han sentita E le mie mani hanno applaudito il mondo Perchè il mondo è il posto dove ho visto te Dove ho visto te E le mie ossa han preso tante botte E ho vinto e perso dentro tante lotte Mi sono steso su mille lenzuola Cercando il fuoco dentro una parola E le mie mani hanno applaudito il mondo Perchè il mondo è il posto dove ho visto te Dove ho visto te E c'è una parte dell'America Che assomiglia a te Quei grandi cieli senza nuvole Con le farfalle e con le aquile E c'è una parte dentro all'Africa Che assomiglia a te Una leonessa con i suoi cuccioli Che lotta sola per difenderli

venerdì 25 gennaio 2008

Iole forever


Ciao dolce Iole.

Un pensiero dedicato a te, nonna dei nonni, leggenda che ha racchiuso 4 generazioni. Hai visto e vissuto la fame vera e Internet passando dalla guerra Mondiale, 4 figli-8 nipoti-1 pronipote, il '68, e le Torri gemelle.

Nonna, amica e mamma. Di tutti.
Sorriso strampalato nei suoi limiti tecnici ma sincero e dolcissimo.
Fulcro di una splendida famiglia composta da persone genuine e buone, come te.
Maratoneta e camminatrice instancabile della vita, donna indipendente ma accogliente come nessuno.
Quante parole si potrebbero dire...ma me le tengo per me, come l'ultima volta che ti ho salutata ridendo come al solito e prendendoti in giro alla nostra maniera.
Mi mancherà il tuo caffè fumoso e bollente.
Paolo

mercoledì 16 gennaio 2008

2 Cose

Oggi non sono in forma, è scomparsa una persona veramente speciale. Appena troverò la forza di parlarne le dedicherò una pagina importante di questo blog.
Ciao Iole, ci mancherai tanto.






2 cose veloci veloci in contrasto con il miostato d'animo attuale:

Lunedi prox parto per Atene, al mio rientro farò un resoconto piuttosto dettagliato della mia prima volta in Grecia.

Quando me l'hanno proposto storcevo un po' il naso, ora sono proprio curioso di partire...una volta avrei detto vedremo.


La seconda cosa, non meno importante, è che ho deciso/iniziato a buttare giù seriamente idee, frasi e parole per il mio primo romanzo (vietato ridere, che non è il nome del romanzo ma sta a significare che è proprio vietato ridere pensando a questa cosa...)

Di seguito alcuni stralci dell'inizio.......

Un botto incredibile. Un rumore infinito e assordante di metallo contorto. La sensazione di essere su un ottovolante impazzito. Poi tutto, così come era iniziato, si fermò.
Silenzio. Nero.
"Cazzo questa volta muoio. O sono già morto?" fu il primo pensiero che il suo cervello fece.
Impietrito, completamente paralizzato, non riusciva ancora a capire cosa fosse successo. Cercò di aprire gli occhi, lui che durante il viaggio in metropolitana dormiva per non vivere il risveglio della mattina, ma non era in grado di vedere nulla.
Non vedeva e non sentiva nulla, come se si trovasse in un grande utero, grosso come un immenso buco nero, immerso nello spazio infinito di una sensazione nuova.
Sentiva le tenebre che lo avvolgevano in un silenzio sordo ed irreale. E il buio, il buio, il buio rotto improvvisamente da urla di disperazione umana. "Panico, ecco cos’è il panico" fu il secondo pensiero che la sua mente produsse.