venerdì 14 settembre 2007

Privato

Venerdì 14/9/07


Ciao papà.


In quasi 11 anni è la prima volta che (ti) scrivo e parlo così, in questa maniera.


Oggi (ore 16.30 c.a.) ho trovato nella mia agenda di lavoro, sempre piena di cose inutili, sempre piena di appuntamenti di cui in realtà non me ne fotte niente, sempre piena di appunti legati ai miei turni, agli orari, agli straordinari, ai permessi ROL e degli immancabili ticket, 3 cose.


Quando le ho viste mi si sono riempiti gli occhi di lacrime. Hai presente quando senti che le lacrime partono dal cuore e salgono, salgono finche proprio non le tieni più e incominci a vedere le cose come quando sei sott'acqua? Ecco proprio così, solo che io avevo seduto davanti a me un ometto vestito in maniera terribile con un pizzetto e degli occhiali bruttissimi a cui proprio non potevo fargli intuire che mi veniva da piangere...Non mi capita spesso, ma quando capita capita. Punto.


Ho trovato la carta d'identità, il badge aziendale (del Corriere della Sera) e un biglietto di carta stropicciatissimo (tipo pergamena) in cui c'erano scritte alcune frasi. Che per fortuna ho tenuto e chissà perchè sono saltate fuori solo oggi.


Quel biglietto ha 13 anni, ricordo benissimo quando è stato scritto e perchè è stato scritto. Io vivevo uno dei miei momenti di 'sensibilità' particolare in cui riflettevo (a 22 anni) sul senso della vita, sul perchè certe cose accadevano e mi si ritorcevano le budella mentre cercavo di trovare un senso alle cose che succedevano. A volte ho persino pensato di essere non troppo 'registrato'. Gli altri fuori a fare i cazzoni e io dentro, chiuso in me stesso, ad interrogarmi su quei problemi che mi sembravano montagne.


Problemi di cuore e di lavoro che mi 'prendevano' come se fossero state le uniche cose al mondo. Cazzo, avevo proprio le fette di salame sugli occhi.E tu che sprecavi fiato nel cercare di farmi capire le cose ma naturalmente non ti ascoltavo...TESTARDO.


Il biglietto recitava queste parole (ne ho fatto una fotocopia, non sia mai che perdo l'originale):

"Caro Paolo, ti voglio bene.ABBI FIDUCIA NELLA VITA!!!Domani riderai di questi momenti.Reagisci ricordati sempre che chi non ti vuole non ti merita e non merita che tu soffra.Comunque ci saranno sempre i tuoi genitori che ti vogliono tanto bene ciao Papy"


L'ho riportato in originale compresa la non punteggiatura. E' scritto in stampatello minuscolo su un foglio da meccanico (PURFLUX, FILTERS) a conferma di quanto tu fossi 'ruspante' ma sempre intelligente, ficcante nei discorsi ma soprattutto con due palle così.


Vorrei aprire subito un capitolo infinito su noi due. Ma per farlo devo avere tempo...sai quanta roba c'è da scrivere??? Pfffff...


Ora che sono papà anch'io, che ho 13 anni in più di allora e nel frattempo ho mandato giù tanta tanta merd* non posso che essere d'accordo con quello che ai tempi scrivevi. Anche se sembravano banalità.


ORA RIDO DI QUEI MOMENTI.


Paolino

1 commento:

Anonimo ha detto...

...che dire caro Paolo, sono rimasta senza parole, commossa. Ti richiamo alla memoria le parole di un grande poeta:
<...E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com' é tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.>
Buonanotte, ma soprattutto che domani sia per te un BUONGIORNO.